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Un settore che richiede grande
attenzione nelle piccole medie imprese riguarda la valutazione preliminare dei rischi fiscali
inerenti all’attività di impresa svolta.
Si tratta di una attività di controllo preliminare funzionale a
sottoporre ad esame la condotta generale dell’impresa secondo i parametri
adottati usualmente in sede di controllo e/o verifica da parte di verificatori
esterni così da ottenere una simulazione dei risultati che potrebbero prodursi
a seguito di un eventuale accertamento fiscale.
L’obiettivo principale è quello di predisporre delle procedure
interne volte a tutelare la posizione degli amministratori e degli organi di controllo rispetto a possibili profili sanzionatori,
nella convinzione che tale protezione costituisca un valore aggiunto
dell’impresa.
Ad esempio, in materia di operazioni soggettivamente inesistenti, la società è tenuta a dimostrare la sua buona fede
provando di non essersi trovata nella situazione giuridica oggettiva di
conoscibilità del carattere fraudolento delle operazioni oppure, nonostante il
possesso della capacità cognitiva adeguata all’attività professionale svolta,
di non essere stato in grado di superare l’ignoranza del suddetto carattere
fraudolento delle operazioni.
A tal fine è opportuno che la società con riferimento alle fatture
ricevute ponga in essere una procedura interna
di tutela volta a tutelare la società ed il suo management.
A decorrere dal 2020 l’elenco dei reati contenuti nel D.lgs. 231/2001, è stato integrato con i
reati tribtari, conseguentemente le imprese dovranno adeguare il
modello 231 anche a tai tipologie di violazioni.
Omnia Consulenze S.r.l.
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