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27
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" TROPPO POTERE ALLE BANCHE: DECRETO “CURA-ITALIA” MA NON TUTTI GLI ITALIANI"

TROPPO POTERE ALLE BANCHE: DECRETO 'CURA-ITALIA' MA NON TUTTI GLI ITALIANI


In questi giorni il governo sta cercando di attuare misure a sostegno della liquidità attraverso bancario. All’articolo 49 del Decreto n.18 del 17/03/2020 denominato 'Cura-Italia', si parla del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese. Per 9 mesi viene concessa alle piccole e medie imprese un fondo di garanzia a titolo gratuito per un importo massimo di 5 milioni per singola impresa, una percentuale dell’80% sull’ammontare di ciascuna operazione. Per interventi di riassicurazione, la percentuale può essere portata al 90%. Non sono, tuttavia, ammesse tutte le imprese. Sono, difatti, escluse quelle classificate come 'sofferenze' o 'inadempienze probabili'.

Comunque, ai fini dell’accesso al Fondo di Garanzia, l’impresa è sottoposta ad una valutazione effettuata sulla base del modulo economico-finanziario, allegato al Decreto del Ministro dello Sviluppo del 12/02/2019 recante “Fondo di Garanzia per le pmi, nuove modalità di valutazione. Approvazione delle misure di ammissibilità e delle disposizioni di carattere generale” e, come peraltro sottolineato dal sopracitato articolo, in caso di mancato perfezionamento della procedura di ammissione, nessuna commissione è dovuta dall’ impresa non ritenuta idonea.

Inoltre, la lettera d), del comma 1, dell’articolo 49, disciplina testualmente che “sono ammissibili alla garanzia del Fondo finanziamenti a fronte di operazioni di rinegoziazione del debito del soggetto beneficiario, purché il nuovo finanziamento preveda l'erogazione al medesimo soggetto beneficiario di credito aggiuntivo in misura pari ad almeno il 10 percento dell'importo del debito residuo in essere del finanziamento oggetto di rinegoziazione”.

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L 'autore

Alberto Mansi

Responsabile dell' area finanziaria, esperto di economia aziendale e rapporti con istituti di credito..